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LUGLIO 2015 - Un cono gusto calendula e viola, per favore!


Devo ammettere che davanti a quel frigorifero pieno di vaschette di gelato non ho saputo resistere.


Con il sole che continuava a picchiare sopra la testa e quelle creme ondulate proprio sotto gli occhi, è stato un attimo cedere alla tentazione. Il difficile però era abbinare i gusti, perché si sa che un cono gelato può contenere due o tre assaggi al massimo, e in una moltitudine di possibilità prendere quelli più soddisfacenti è arduo.




Per decidere, come prima cosa, ho passato in rassegna le creme: vaniglia, fiordilatte, cioccolato, pistacchio, nocciola, stracciatella e via discorrendo, ma mi sono detto che, viste le alte temperature, preferivo qualcosa di più fresco. Quindi è stata la volta di quelli alla frutta: fragola, limone, pesca, melone, lampone, cocco, ananas e tutti quelli che vi vengono in mente.


Poi sono stato attratto da queste insolite vaschette che se ne stavano in disparte.


E qui ho conosciuto il gelato al gusto calendula, ed altri come viola, lavanda, cedrina, rosa, melissa e tarassaco.




"Un cono al gusto calendula e viola, per favore!" – ho chiesto, – giusto per tenere in allenamento le papille gustative – ho pensato – ed eccomi immantinente a degustare sapori nuovi che non avevo assaggiato prima. E poi mi sono lasciato andare e ho scoperto che, oltre al gelato, esistono altre strepitose ricette realizzate con fiori, frutti, erbe e piante strane. Così, a seguito di questa esperienza, ho degustato frittatine con pere cotogne, ravioloni di dianthus con salsa di chenopodium e rose, scaloppine al melograno, gnocchetti escolzia e fiordaliso, hamburger vegetali ai fiori saraceni e semi di papavero, saltimbocca alla camomilla, insalatine di mele selvatiche, azzeruole, giuggiole e sorbe, caprini alle erbe con corniole in salamoia e bomboniere di alchechengi e corbezzoli.




Inaspettatamente, in una piccola variante ho trovato un nuovo mondo da esplorare. Buon per me - mi sono detto – non ero alla ricerca di nuovi menù da scoprire, ma è stato comunque un bene averli trovati.




Non sempre si ha voglia di cambiare e non sempre è il momento giusto per farlo, ma questo non è un buon motivo per rinunciare al cambiamento. A volte è più semplice seguire ciò che si ben conosce e che ci dà sicurezza, perché ci restituisce forza nelle situazioni e nelle decisioni da prendere, ci dona un’opinione solida e conversazioni convincenti con gli amici, ci regala empatia e solidarietà con la maggioranza.


Eppure, se si rinuncia sempre all’imprevedibile e a ciò che non fa parte del nostro bagaglio di conoscenze, si rischia di testare lo stesso gusto, assaggiare le stesse situazioni, mordere le stesse sensazioni, spizzicare le stesse emozioni, spalmare le stesse convinzioni e cucinare gli stessi pensieri per molto, molto tempo.




Ben vengano rose, calendule, viole e lavande da mangiare, se possono portarci un nuovo punto di partenza e di riflessione ed un giusto, curioso e stimolante appetito di conoscenza.


Hasta luego !

DUST – Polvere

Il 31 luglio saremo ospiti al Center for Choreography di Bleiburg (Austria) per presentare un estratto del progetto DUST.

Bleiburg (AUSTRIA)

CCB – Center for Choreography Bleiburg/Pliberk.

31 luglio 2015, ore 20.30

Info: www.ccb-tanz.at.

Visita la pagina dello spettacolo

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