Io sono diverso!


Facciamo qualcosa di diverso? È stato emozionante perché è stato diverso! Mangiamo qualcosa di diverso!
Facciamo sempre le stesse cose, scegliamo qualcosa di diverso? È stata una giornata diversa! Mi è piaciuta quella città, era diversa dalla nostra!
È un modo diverso di vivere la vita! Usciamo dalla routine, inventiamoci qualcosa di diverso! Ho un lavoro diverso dal solito! A me piace fare qualcosa di diverso!
Non dirmi sempre le stesse cose, dimmi qualcosa di diverso!
Nel nostro vocabolario e nell’uso comune delle parole, il termine "diverso" non è sempre associato a qualcosa di terribile. Anzi, può essere che a viverla, quella diversità ci porti a conoscere qualcosa che prima non avevamo preso in considerazione e che, sorpresa, ci ha stupiti e ci è piaciuta proprio per il suo modo di essere fuori dall’ordinario.
Di per sè le parole non sono cattive, ma possono assumere significati diversi (e ancora una volta questo concetto ci viene in aiuto) secondo quelle che sono le intenzioni con cui vogliamo usarle.
È come dire "buongiorno". Si possono usare dei toni allegri e arrotondare gli angoli della bocca per segnalare che è una magnifica giornata, oppure si può pronunciarlo a denti stretti e con tono smaccatamente sarcastico, per sottolineare che di buono quella giornata non ha proprio niente.
Come tutte le parole, il termine "diverso" è solo un mezzo per raccontare un concetto, una situazione, un momento, un'emozione.
Per questo motivo, quando ci capita di parlare di noi, ci fa piacere far sapere che, sì, siamo diversi, perché è diverso il pensiero e diversi sono i motivi che ci spingono a seguire solo alcuni percorsi dell'arte.
Ovviamente il rischio che qualcuno male interpreti le nostre intenzioni è sempre dietro l'angolo, ma in fondo le discussioni più interessanti, quelle che cambiano il mondo non si aprono forse su pensieri profondamente diversi?
Hasta luego !

I nostri sentieri ci stanno portando verso l’Europa.
Nel mese di marzo ci troverete presso le Centre Chorégraphique Mouvement et Danse de St. Lucien (Francia) per la realizzazione di una residenza artistica che ha come riferimento principale Prospero, il protagonista dell’opera shakespeariana "La Tempesta".
Quindici giorni in compagnia della coreografa Marie Devillers per parlare, creare, costruire e confrontarsi sui temi del cambiamento e della temperanza.
Inoltre, come già anticipato nelle precedenti mail, è finalmente attivo "Hasta luego!", il blog della Compagnia della Quarta. Nostro desiderio è ascoltare la vostra visione su argomenti quali arte, coscienza e finalità della cultura. Il nostro spazio cerca le vostre parole, la vostra voce e la vostra opinione per costruire un terreno fertile di libero scambio e reciproco apprendimento.
Collegatevi al blog cliccando qui e lasciateci i vostri commenti, consigli, punti di vista e suggestioni.
Vi aspettiamo...
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