La perdita della memoria


Non è matematico, ma a volte può succedere. Che sia dovuto ad un trauma cranico, a un forte stress o a carenze vitaminiche, può accadere che improvvisamente il bagaglio dei nostri ricordi e delle nostre esperienze venga irrimediabilmente o, nei migliori dei casi, parzialmente cancellato.
La perdita della memoria comporta il fatto che tutto ciò che siamo stati e tutto ciò che ha contribuito a formare il proprio vissuto, gli errori, le battaglie, le vittorie, le delusioni, le cose belle e le persone, improvvisamente si riducono ad essere un foglio bianco sul quale ricominciare a scrivere un'intera vita.
In casi come questi la prima cosa da fare è tentare di far riaffiorare ricordi, immagini, pensieri, momenti, viaggi, volti, percorsi, emozioni, perché sappiamo bene che un essere umano senza la sua memoria è sperduto, spaurito, solo e senza un preciso futuro, poiché ciò che scriveremo nella nostra vita è il prosieguo di ciò che siamo di ciò che abbiamo già scritto.
Questo è quello che sicuramente faremmo con un nostro amico se venisse malcapitatamente colto da improvvisa amnesia.
Ciò che invece sorprende è come lo stesso discorso non valga per la memoria storica, quella di tutti, quella che nel tempo ha segnato i diritti per gli esseri umani e la dignità delle persone, che ha abolito le discriminazioni, che ha lottato contro la corruzione, che ha cercato di rendere ogni singolo individuo uguale all’altro, che ha costantemente cercato un equilibrio tra equità ed esigenza, che ha generato uomini e donne coraggiosi e onesti tanto da morire per una giusta causa.
Ecco. Forse dovremmo trattare la storia come un nostro amico, cercando di non cancellare le cose che sono state già scritte, ma ricalcarne le lettere, i caratteri, le frasi, i passi, i significati e le azioni.
Buon 25 aprile !

Nei prossimi giorni saremo ad Amsterdam per l’annuale IETM meeting.
Il focus di questa edizione sarà Live Art in Digital Times. Un buon momento per presentare all’Europa il progetto Dust, di cui avete già sentito parlare. Mescolando tecnologia e danza performativa, Dust racconta di come sia necessario rompere l’omologazione degli schemi per trovare una libertà propria.
In questo link il trailer di DUST

Dal 18 al 23 aprile il nostro coreografo Mario Coccetti sarà ospite in residenza al Teatro Comunale di Copparo per la realizzazione di un progetto che ha come tema centrale l’immigrazione.
Nato da una commissione del Teatro Comunale e da un’idea di Romina Zangirolami di Cantieri Culturali Creativi, il progetto si svilupperà dentro al De Micheli Danza Festival, proponendo il workshop “L’atto comunicativo e la libertà del gesto” (il 18 aprile dalle 15 alle 18), e il debutto dello spettacolo “Border” il 23 aprile alle ore 21.
Guarda il trailer in questo link: https://vimeo.com/154415314

Aprile è anche stato il mese di un nuovo inizio.
Abbiamo ufficialmente dato il via a DIACRONICO, un progetto che prevede quattro danzatori in scena con una forte tecnica, una solida esperienza di palcoscenico ed una spiccata capacità espressiva.
La prima parte del lavoro è stata sviluppata presso l’ITC Studio di San Lazzaro (BO), grazie alla collaborazione del Teatro dell’Argine e di Andrea Paolucci. Prossime tappe Monzuno (BO), Milano e Roma.
Venite a conoscere il cast artistico e lo staff creativo sul sito: http://www.diacronico.org/team/
Seguiteci con un “Mi piace” sulla pagina facebook: https://www.facebook.com/diacronicoproject/
Oppure parlateci sul blog: http://weirdoilfreak.blogspot.it/

Vi comunichiamo, in conclusione ma in anteprima, che a partire dal 1 maggio sarà on line la nuova pagina facebook della Compagnia della Quarta.
Racconteremo la nostra storia attraverso la musica, le immagini, i video, le curiosità e le persone che hanno contribuito alla riuscita di questo progetto artistico.
Hasta luego !
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