Vincere! Vincere! Vincere?


L'importante è partecipare, dicono, a patto però che si riesca a vincere la competizione, il bando, il concorso, il primo posto nella fila, il parcheggio sotto casa o la rissa culturale.
Partecipare per vincere non è prendere parte a qualcosa di utile per l'accrescimento personale, ma piuttosto per dimostrare che nella mischia si è il migliore, l'assoluto, l'inarrivabile, l'inarrestabile.
Vincere vuol dire non fermarsi davanti a nulla, andare dritto sull'obbiettivo e conquistarlo, contro tutto e tutti, significa superare il nemico, sbaragliare la concorrenza, eliminare gli ostacoli, distanziarsi dalla massa, rendersi imbattibili ed eccezionalmente invidiabili.
Significa non guardarsi indietro, non lasciarsi scalfire dall'idea che anche "gli altri" possano essere sullo stesso piano dimensionale, non correre il rischio di rimanere incastrato nella falsa poesia che lo sport, la competizione, il gioco e la gara siano solo un modo di avvicinarsi tra chi condivide le stesse esperienze, passioni e visioni.
Demolire, distruggere, asfaltare, abbattere, sono diventati termini di uso comune, con una squisita accezione di positività, nel nostro quotidiano parlare.
Di fatto chi demolisce, distrugge, asfalta o abbatte un nemico o un concorrente, non fa altro che dimostrare una supremazia che altrimenti andrebbe persa nella semplice esposizione che per ogni vittoria deve corrispondere, di regola, una sconfitta.
Spesso, nella storia antica, ad ogni conquista del vincitore veniva corrisposta la dignità di chi perdeva, perché se è vero che la battaglia impone un piedistallo d'oro al migliore, è anche vero che regala onore a chi ha combattuto per la sua causa.
Che cos'è dunque la vittoria se spazza via con un unico gesto la dignità o il significato stesso dell'essere umano? È una conquista, certamente, un tassello da aggiungere alla personale collezione di medaglie, ma priva del rispetto, dell'empatia, del valore e della comprensione dell'avversario, si trasforma semplicemente in arrivismo, in una forma prepotente e sconsiderata del proprio ego, in una valutazione distorta e accentratrice della vita stessa.
Vincere non è un imperativo categorico, semmai dovrebbe essere un consiglio spassionato, che non abbia come atto finale l'assoluta necessità di lasciare alle proprie spalle, vittime, cadaveri o carcasse umane.
Tra sconfitte e vittorie i mesi di novembre e dicembre regalano alla Compagnia della Quarta diversi appuntamenti.
Cominciamo sabato 12 novembre all'auditorium di Altedo (via Minghetti, 9) in provincia di Bologna, per l'ormai nota rassegna sul teatro, sulla danza e sulla musica ArTEDO.
Alle 21 presenteremo il primo studio dello spettacolo BORDER, che si propone di investigare i confini che possono avvicinare o separare gli uomini.

Progetto S - BORDER
di Mario Coccetti, con Rocco Suma e Salvatore Sciancalepore
Link video: https://vimeo.com/175209778

Contemporaneamente dall'11 al 30 novembre ci troverete a Ladispoli (RM) per l'ultimo appuntamento dell'anno per DIACRONICO.
In questa residenza artistica proseguiremo e approfondiremo il discorso della Ricostruzione, intesa come forza interiore e reazione necessaria che muove l'essere umano a seguito di una perdita.
I ragazzi di Diacronico saranno anche coinvolti nei primi giorni di dicembre per le riprese di uno spot pubblicitario... vi racconteremo.
facebook: https://www.facebook.com/diacronicoproject/
sito: http://www.diacronico.org/
blog: http://weirdoilfreak.blogspot.it/
VIDEO PROMO: https://vimeo.com/172620683/
VIDEO INTERVISTE: https://vimeo.com/164898153/

A completamento delle segnalazioni, siamo orgogliosi di comunicarvi che il 2 dicembre alle 21, nell'ambito della manifestazione "365 giorni no" tornerà in scena LA DOMADA presso l'ITC Teatro di San Lazzaro di Savena (BO) - Via delle Rimembranze 26.
Il lavoro nato dalla collaborazione con Danza 180° (Madrid), la co-produzione del Centro de Innovaciòn en Producciòn escénica Harrobia/Eskena (Bilbao) e il supporto culturale di Casa delle Donne, torna a porre l'attenzione sul tema della violenza di genere e sul riscatto emotivo e sociale delle donne.
LA DOMADA
Coreografie Patrizia Proclivi - Direzione Artistica Mario Coccetti - Musiche Andrea Rizzi
visita il sito http://www.compagniadellaquarta.it/la-domada
Info e biglietti sul sito del Comune di San Lazzaro

ASCOLTA LE MUSICHE DELLO SPETTACOLO SU:
Hasta luego !
Visita www.compagniadellaquarta.it
Facebook Compagnia della Quarta
Twitter Compagnia della Quarta
Vimeo Compagnia della Quarta
#newsletter #collaborazioni #coscienza #società #Diacronico #scelte #LaDomada #Border #musica